La falesia di Camporeso

La Falesia di Camporeso offre una apprezzata e frequentata palestra di roccia con molteplici vie attrezzate. Si sviluppa con una lunga successione di strutture a placche e muri verticali, a tratti leggermente strapiombanti, di altezza variabile dai 15 ai 30 metri. La roccia è generalmente ottima, mentre il tipo di arrampicata varia a seconda del settore offrendo un’ampia varietà di stili. Sono presenti circa 150 itinerari, di difficoltà compresa mediamente tra il 6a ed il 6c; non mancano numerose possibilità su gradi inferiori, mentre i tiri di livello superiore, prevalentemente dal 7a al 7b fino all’8a, sono concentrati al Muro Giallo ed alla Placconata. Molte vie sono adatte per un primo approccio all’arrampicata sportiva, considerando però che le protezioni, pur ottimamente dislocate, non sono mai troppo “corte”. Falesia tipicamente primaverile ed autunnale, è frequentabile anche in inverno a seconda dell’esposizione delle pareti. Ottima la chiodatura a cavallotti resinati, golfari e fix. 

 

L’ISOLA DEI FAMOSI: Piccola parete verticale, a tratti lievemente strapiombante, su ottima roccia a tacchette.

BLACK MACIGNO: Ripida placca ben appigliata, con tiri divertenti che  riservano passaggi tecnici e di dita. Il settore comprende alcuni  itinerari che risalgono alle origini della falesia, da “Ricomincio da Trekking” a “Piroetta”, più brevi ma molto continui.

ANFITEATRO: Ampia placconata con vie poco continue ma anche piuttosto lunghe. Strani passaggi sulle scanalature ed i buchi dei vecchi lavori di estrazione. Molto particolare la liscia lavagna di “Manimal”.

BEL PAESE: Placche adagiate che si raddrizzano in brevi muri verticali piuttosto intensi.

PLACCONATA: Magnifico muro verticale lavorato a concrezioni, gocce e reglettes. Le partenze talvolta strapiombanti obbligano a brevi sequenze atletiche, ma generalmente predomina una arrampicata molto elegante di resistenza e precisione su itinerari lunghi fino a 30 metri.

LE ROVINE: Larga parete di roccia più articolata, con passaggi spesso complicati su appigli piatti e tacche svasate.

OASI: Lunga fascia a muri verticali o leggermente abbattuti, su roccia rotta che ha richiesto un notevole lavoro di disgaggio. Itinerari piacevoli sulle difficoltà contenute.

QUATTRO TRACCE: Muri verticali di ottima roccia con tiri molto eleganti, alcuni abbastanza continui, su buchi e piccoli appigli.

L’ORECCHIA: Anche qui roccia d.o.c., ricca delle concrezioni tipiche della zona. A sinistra muretti ripidi ben appigliati con vie divertenti, mentre al centro la parete diventa decisamente verticale o leggermente strapiombante con vie tecniche, continue e tratti atletici su canne e buchi.

CINQUE SCORPIONI: Itinerari un po’ discontinui ma molto gradevoli sulla paretina di sinistra; più intensi sul muretto di destra.

MURO GIALLO: Il settore più impegnativo di tutta la falesia con vie assai continue, nonostante le relative brevità, su muro verticale-strapiombante. Passaggi tecnici, talora di difficile lettura su piccole tacche, spesso sfuggenti, e brevi sequenze violente di dita.