L’ambiente naturale
Il Monte Barro è un rilievo calcareo dolomitico alto 922 metri, situato al limite meridionale delle Prealpi lombarde e circondato dai laghi di Annone e Garlate e dal ramo lariano del lago di Como. Un monte isolato (Giuseppe Nangeroni lo definì il quarto montorfano lombardo), di modeste dimensioni, ma ricco di luoghi di notevole interesse naturalistico, storico e culturale.
Durante il periodo di massima espansione glaciale, la sommità del monte è rimasta al di fuori dei ghiacci e questo ha fortemente influenzato sia l’aspetto morfologico del territorio, sia l’aspetto floristico del monte. A testimonianza di ciò si possono trovare e osservare lungo i versanti del Monte Barro depositi morenici, fluvio-glaciali e massi erratici provenienti dai monti della Valtellina.
La flora
Chi percorre i sentieri del Monte Barro può notare l’elevata biodiversità degli ambienti presenti, dal bosco submediterraneo alle faggete, dalle praterie magre alle rupi e alle sorgenti calcaree e sicuramente rimane incantato di fronte alle molteplici specie floristiche presenti.
Il Monte Barro, infatti, è l’area protetta lombarda con maggior diversità floristica (in 665 ettari sono state censite circa 1200 piante).
Divulgare l’importanza della biodiversità e tutelarne la conservazione sono proprio le missioni del Centro Flora Autoctona (CFA), riconosciuto dalla Regione Lombardia e fortemente voluto dal Parco Monte Barro, che dal 2000 ha sede a Villa Bertarelli.
La fauna
Le praterie del Monte Barro, oltre ad essere l’ambiente con maggior biodiversità floristica, sono state studiate anche dal punto di vista faunistico, rivelando la presenza di un elevato numero di specie di insetti e di ragni di notevole importanza, alcuni molto rari. Nei ruscelli del Parco si può poi osservare il gambero di fiume, mentre nelle acque sotterranee sono stati ritrovati specie di molluschi e di crostacei particolari.
La localizzazione del Monte Barro lungo una delle rotte migratorie degli uccelli è un altro aspetto che rende quest’area molto importante per lo studio dell’avifauna. La Stazione ornitologica sperimentale di Costa Perla è stata riconosciuta dalla Regione Lombardia nel 1992 ed è situata in un vecchio roccolo di proprietà del Parco, ora riconvertito ad attività scientifica con la cattura degli uccelli per lo studio delle migrazioni.